L’IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SUGLI SPORT D’AVVENTURA

Il turismo d’avventura all’aria aperta è purtroppo sempre più influenzato (e spesso negativamente) dai cambiamenti climatici che anno dopo anno vediamo abbattersi sul nostro pianeta.

In alcuni casi questo potrebbe significare un aumento dei rischi per lo sportivo amatore che si trova già ad affrontare quelli insiti nell’attività outdoor che ha scelto di praticare.

Solo per fare alcuni esempi: in alta montagna potrebbe verificarsi la caduta di rocce e ghiaccio a causa dello scioglimento sempre più rapido ed improvviso dei ghiacciai, facendo venire meno la loro funzione di collante di rocce e massi che così diventano meno stabili e precipitano verso valle. A ciò dobbiamo anche aggiungere la minore frequenza con cui cade la neve.

Altro fenomeno causato dai cambiamenti climatici che mette a dura prova la vita dello sportivo d’avventura, sono gli incendi. Il numero di questi episodi è cresciuto di molto negli ultimi anni, causando molti problemi anche ai campeggiatori, come è successo di recente in Grecia, Spagna, California e Portogallo.

Infine, ciò che più ci riguarda da vicino e cioè le frane lungo torrenti e fiumi. Gli smottamenti sempre più frequenti che cadono nei letti dei torrenti di montagna stanno diminuendo la profondità di questi corsi d’acqua, rendendo a volte difficile la navigazione. Ma l’acqua può essere insufficiente a praticare gli sport fluviali anche a causa della scarsità delle precipitazioni piovane, come è successo al fiume Gallego, nella Spagna del nord.

Ma niente paura al momento per noi: la situazione qui sul fiume Lao e sul Pollino è migliore che altrove e gli sport che vengono effettuati sono per ora tutti praticabili.

E noi, con il nostro costante monitoraggio e l’attenzione che poniamo alla questione dei cambiamenti climatici, faremo del nostro meglio per scongiurare l’aggravarsi della situazione.