RAFTING E CANOA: NON SONO SPORT PER (SOLI) UOMINI! ANZI…
Signore e… signore,
inutile dire che l‘ambiente fluviale è costellato di uomini e ragazzi (sia tra i tecnici come le guide e i formatori che ovviamente anche tra gli inesperti frequentatori e amatori).
La percentuale del sesso femminile presente è di gran lunga inferiore a quella maschile e spesso il motivo è legato alla visione, totalmente errata, che il rafting sia uno sport estremo, rischioso e che sia necessario essere molto forti.
Tutto ciò, vi assicuriamo care “paddle girls”, non corrisponde a verità perché negli sport fluviali (rafting in primis ma anche kayak e torrentismo) ci sono molti esempi di donne che pagaiano alla grande e con ottimi risultati.
In primis le ragazze della Nazionale femminile di Rafting ma anche grandissime canoiste che hanno vinto medaglie olimpiche (pensiamo a Josefa Idem) oppure, tornando alla nostra amata acqua bianca, potremmo citare canoiste di kayak fluviale estremo come Nouria Newman o Emily Jackson: vi assicuro che se solo vedeste su Youtube di cosa sono capaci queste ragazze, impallidireste anche voi maschietti alfa
Ma per fortuna in questi 23 anni di attività abbiamo visto sempre più ragazze avvicinarsi al mondo del rafting (alcune delle nostre guide negli anni sono state delle donne) e sempre più spose decidono di festeggiare con noi il loro addio al nubilato con gruppi di amiche scatenate e pronte a divertirsi… ma c’è ancora tanta strada da fare!
Vi salutiamo prendendo in prestito le bellissime parole della Federcanoa proprio su questo argomento: “Atleta”, non si declina. E’ lo stesso per donne e uomini. La canoa, in particolare, come si può notare dall’articolo “la”, è donna per definizione. E proprio dalla donna prende le caratteristiche migliori: coraggio, tenacia e caparbietà.
In canoa le donne sono arrivate nel Giugno 1947 quando a Stoccolma, durante la 41° sessione dell’ International Olympic Committee, fu deciso di istituire una competizione femminile (K1 500mt) a partire dalle XIV Olimpiadi di Londra, nel 1948.
Oggi le troviamo sui bordi dei pontili con giacche d’acqua, scaldamani, caschetti e maglie termiche, le troviamo ad inseguire i sogni a colpi decisi e scanditi dal suono della pagaia che taglia l’acqua. Perché il coraggio di essere tenaci è più forte della paura.
La canoa spesso viene identificata come uno sport fatto di forza e sudore, uno sport troppo duro per essere femminile. Invece no, essere donne ed essere canoiste non è facile, ma è bellissimo. Le donne canoiste sanno cosa vuol dire “mantenere l’equilibrio” e riescono con la loro sensibilità a sentire il rumore dello scorrere dell’acqua”.
Vi aspettiamo numerosissime!
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